La Fondazione Amilcare propone tre strutture residenziali chiamate
foyer (dal francese “focolare domestico”, sinonimo di calore affetto e protezione).
I foyer sono dei Centri Educativi per Minorenni, nati agli inizi degli anni ‘80, nel tempo si sono modificati per rispondere in maniera adeguata ai bisogni dei ragazzi collocati e più in generale della società. Oggi abbiamo delle strutture che dispongono di un concetto e di un’organizzazione moderna e all’avanguardia.
Vi lavorano delle
équipes educative formate da un responsabile, degli educatori e un consulente famigliare.
In quanto struttura residenziale, i foyer sono aperti
24h al giorno per tutto l’anno.
Gli educatori si alternano in base alla turnistica e in struttura generalmente c’è sempre un educatore presente, notte compresa.
La “casa” foyer e la presenza costante costituiscono per i ragazzi una
base sicura, quel luogo in cui possono sempre tornare qualsiasi cosa capiti o possono sempre chiamare, certi che gli verrà offerta presenza ed
accoglienza senza giudizio. Quest’importante
protezione e sicurezza, punto forte del foyer, va però costruita; quando un ragazzo arriva necessita di
tempo, ognuno il proprio, per integrarsi, conoscere l’équipe, conoscere i ragazzi, capire come funziona il foyer e iniziare ad avere
fiducia in ciò che gli viene proposto.
L’intera équipe conosce i ragazzi, le loro reti, i loro progetti individualizzati e la presenza regolare di un educatore in struttura garantisce la gestione adeguata delle situazioni che si presentano nel corso del turno. Dunque il giovane, oltre ad essere seguito da una
coppia educativa, lo è anche dall’intera équipe.
I foyer accolgono 9 ragazzi di entrambi i sessi che dispongono di
camere singole, mentre i servizi igienici sono da condividere.
Nella stanza, che si presenta confortevole, vi è l’arredo di base ed il resto è personalizzabile.
Vi sono poi gli
spazi comuni come cucina, sala da pranzo, sala tv/pc e lavanderia.
Il foyer ha dunque spazi in cui stare in relazione e spazi destinati alla privacy. I ragazzi possono scegliere, in base al proprio bisogno dove stare, con la sicurezza che anche se soli, oltre la loro porta qualcuno c’è, dal vicino di camera all’educatore in turno.
La vita comunitaria permette dunque di sperimentare la
convivenza e le sue regole, il rispetto degli spazi (fisici e personali), la partecipazione alla collettività e l’appartenenza.
Il percorso in foyer può prevedere anche
l’adoccamento (nel gergo della Fondazione), ovvero una fase del percorso in cui un ragazzo è collocato in foyer e vive in un
appartamento locato per lui dalla Fondazione, come accade nell’offerta ADOC. I motivi per cui si opta per
l’adoccamento sono vari, dipende dai bisogni del ragazzo, dal suo progetto individualizzato e dalla possibilità della struttura.
Può essere inoltre proposto come un graduale passaggio verso una maggior autonomia.
Il foyer propone anche delle
attività diurne sulla base dei bisogni individuali e del gruppo,
il cui obbiettivo generale è di offrire ai ragazzi un
tempo relazionale strutturato, che possa fornire competenze e proporre stimoli costruttivi per fare in modo che il ragazzo ritrovi valore in sé stesso e in quel che fa, potendosi sentire attivo in un ambiente non giudicante e senza la pressione del fallimento.
Il foyer Calprino si trova a Massagno in via Tesserete 26, in un’antica villa con un parco esterno e una veranda. A pochi passi dalla stazione di Lugano, il foyer è ben situato rispetto ai servizi e ai trasporti pubblici.
Il foyer Vignola si trova a Molino Nuovo in via alla Campagna 8; posizione centrale e ben servito dai mezzi pubblici e vicino al centro della città.
Il foyer Verbanella si trova a Locarno in via Vallemggia 43, in una struttura moderna con un bel giardino esterno e un pergolato. Il foyer è ben situato rispetto ai servizi e ai trasporti pubblici.